Massimiliano Allegri, tecnico livornese classe 1967, ha segnato un’epoca alla guida della Juventus, dove ha portato innovazione, pragmatismo e una filosofia vincente. Dopo aver iniziato la sua carriera da allenatore tra Cagliari e Milan – con cui vinse lo Scudetto 2010-11 – Allegri ha preso le redini della Juventus nel 2014, subentrando ad Antonio Conte.
Alla guida dei bianconeri, Allegri ha conquistato cinque Scudetti consecutivi (2014-2019), quattro Coppe Italia e due Supercoppe italiane, portando la Juventus in due finali di Champions League (2015 e 2017), entrambe perse rispettivamente contro Barcellona e Real Madrid.
Il suo stile di gioco, basato su un 4-3-3 o 4-2-3-1 flessibile e adattabile, ha reso la Juventus una squadra solida e concreta, capace di adattarsi agli avversari. Allegri è stato apprezzato per la gestione del gruppo e la capacità di leggere le partite, mantenendo sempre un approccio equilibrato tra fase offensiva e difensiva.
Dopo una pausa di due anni, Allegri è tornato alla Juventus nel 2021, ma il suo secondo ciclo è stato caratterizzato da risultati altalenanti e da difficoltà legate alle vicende societarie. La Juventus è rimasta ai margini della lotta per il titolo, pur conquistando un piazzamento in Champions League e disputando una finale di Coppa Italia.
Nonostante le critiche e i momenti difficili, Allegri ha saputo mantenere la Juventus competitiva e garantire stabilità in un periodo turbolento per il club. La sua filosofia calcistica, basata sul pragmatismo e sulla capacità di adattarsi alle situazioni, rimane un marchio di fabbrica che ha fatto scuola.
Attualmente, dopo la risoluzione del contratto con la Juventus a fine stagione 2024-2025, il futuro di Allegri è incerto. Si parla di un possibile ritorno in panchina già a partire dalla prossima stagione, con diverse squadre italiane e straniere interessate al suo profilo.