Mats Hummels ha detto basta. Dopo 18 anni di carriera ai massimi livelli, il difensore tedesco ha appeso gli scarpini al chiodo. Lo ha fatto con la maglia della Roma, dove è arrivato a settembre 2024, a parametro zero, dopo la fine della sua avventura al Borussia Dortmund.
Un guerriero elegante, con la grinta del lottatore e la classe del regista difensivo. Hummels ha lasciato un segno profondo in Bundesliga e nel calcio europeo: due campionati tedeschi con il Borussia Dortmund, tre con il Bayern Monaco, una Coppa di Germania, tre Supercoppe tedesche e, soprattutto, il Mondiale 2014 con la Germania. Un palmarès che parla da solo.
Ma la sua ultima stagione lo ha visto protagonista in giallorosso. Arrivato a Roma per dare esperienza e carisma a una difesa giovane e bisognosa di leadership, Hummels ha vissuto mesi intensi e non privi di difficoltà. Esordio amaro a Firenze contro la Fiorentina, con un’autorete subito dopo l’ingresso in campo, e alcuni infortuni muscolari che lo hanno tenuto fuori per settimane. Con l’arrivo di Claudio Ranieri in panchina, però, Mats si è ritagliato un ruolo da protagonista nella seconda parte di stagione.
Il gol contro il Tottenham in Europa League, a novembre, è stato un segnale di riscatto, e la sua solidità difensiva ha dato equilibrio a una Roma che stava vivendo momenti turbolenti.
“È stato un viaggio incredibile”, ha detto Hummels nell’annuncio del suo ritiro. “La Roma è stata un’esperienza breve ma intensa. Ho sentito il calore dei tifosi e l’orgoglio di indossare questa maglia. Ora è tempo di voltare pagina e godermi la vita fuori dal campo.”
Hummels lascia il calcio con un totale di 578 presenze nei club e 78 in nazionale maggiore. Un maestro della difesa, un campione del mondo e, per l’ultima stagione, un giallorosso a tutti gli effetti.