Mile Svilar: il nuovo re della porta giallorossa

Dal talento precoce al protagonista indiscusso. La parabola di Mile Svilar, portiere belga naturalizzato serbo, sembra finalmente giunta alla consacrazione definitiva. Dopo anni da promessa e qualche passo falso di gioventù, il 2024/25 lo ha visto ergersi a pilastro della Roma, anche grazie a un’annata di continui cambiamenti in panchina.

Arrivato nella Capitale nel luglio 2022, Svilar era inizialmente destinato a fare da secondo a Rui Patricio. Ma con il passare del tempo, la sua affidabilità, la sua reattività tra i pali e la capacità di giocare con i piedi – eredità della sua scuola calcistica belga – gli hanno permesso di guadagnare spazio e fiducia.

La stagione 2024/25 è stata tutt’altro che lineare per la Roma: iniziata sotto la guida di Daniele De Rossi, proseguita con l’arrivo di Ivan Juric e conclusa con il ritorno di Claudio Ranieri per tentare di salvare il progetto giallorosso. In questo contesto travagliato, Svilar è emerso come una certezza. Le sue parate, decisive in più occasioni, e la freddezza dimostrata, come nei calci di rigore neutralizzati contro il Feyenoord in Europa League, gli sono valse il riconoscimento di miglior portiere della Serie A 2024/25.

Figlio d’arte – il padre Ratko fu anch’egli portiere – Svilar è nato ad Anversa il 27 agosto 1999. Dopo aver calcato i campi del settore giovanile dell’Anderlecht e aver esordito giovanissimo in Champions League con il Benfica (diventando a 18 anni e 52 giorni il più giovane portiere a debuttare nella competizione), ha trovato a Roma la sua dimensione.

Dotato di una notevole agilità nonostante i 189 cm di statura, Svilar si distingue per riflessi pronti e personalità. La stagione appena conclusa, con 38 presenze da titolare in Serie A e un totale di 51 partite giocate in tutte le competizioni, lo consacra come uomo chiave della Roma. Anche in nazionale, pur avendo esordito solo una volta con la Serbia nel 2021, potrebbe presto tornare protagonista.

Con il contratto in scadenza nel 2027, la Roma punta ora su di lui per il futuro, nella speranza che i prossimi allenatori possano contare su un portiere di livello europeo.